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Osteopatia e nutrizione insieme per spegnere l’infiammazione

L’infiammazione è una risposta naturale del corpo a lesioni o infezioni, ma quando diventa cronica, può compromettere la mobilità. Sintomi come dolore, tumefazione, arrossamento, alterazione funzionale hanno bisogno di un approccio multidisciplinare: l’osteopata e il nutrizionista garantiranno un miglior risultato se le due discipline lavoreranno in sinergia. Ecco perché risulta facile comprendere come un’alimentazione consapevole e personalizzata associata al trattamento osteopatico può andare a ridurre il carico infiammatorio, alleviando così dolori cronici. Ne abbiamo parlato con la nutrizionista Ivana Gullotta e l’osteopata Silvio Caruso, specialisti presso il Taormina Medical Center.

Osteopatia e nutrizione insieme per spegnere l’infiammazione

Dr. Silvio Caruso (Osteopata D.O. mR.O.I.) e Dr.ssa Ivana Gullotta (Dietista Nutrizionista)

Dr. Caruso come nasce il connubio tra osteopatia e nutrizione?

L’osteopatia, ormai professione sanitaria dal 2018, cerca la salute per definizione. Questa ricerca non può prescindere dalla nutrizione così come non può prescindere dal movimento, dalla consapevolezza corporea, dalla gestione dello stress ed altro. Per noi è fondamentale l’approccio preventivo che miri a mantenere nello stato di salute il paziente, non un approccio sintomatico e farmacologico come avviene oggi nella medicina ufficiale.

Dr.ssa Gullotta perché è importante unire al trattamento osteopatico una corretta alimentazione?

Credo che per comprendere in modo chiaro il motivo per cui il trattamento osteopatico può ottimizzare e mantenere nel tempo i risultati grazie anche ad una sana ed equilibrata nutrizione, è necessario concentrarsi sul concetto di infiammazione. L’infiammazione è un meccanismo di difesa che, in caso di infezioni e lesioni, ha l’obiettivo di localizzare ed eliminare l’agente nocivo e rimuovere i componenti danneggiati del tessuto promuovendo la guarigione. Una risposta infiammatoria che dura solo pochi giorni è chiamata infiammazione acuta, mentre una risposta di durata più lunga viene definita infiammazione cronica. Una sana e consapevole alimentazione è in grado di determinare la riduzione del dolore e dell’infiammazione: pertanto, è utile conoscere l’importanza della corretta alimentazione al fine di gestire meglio ed in sinergia con l’osteopata, la patologia di tipo cronico.

Dr. Caruso quali sono le cause dell’infiammazione?

L’infiammazione è una risposta dell’organismo alle domande dell’ambiente che sono di varia natura. Le cause di questa infiammazioni sono varie e il luogo da cui prendono origine tutta una serie di eventi neurofisiologici, infiammatori, nocicettivi che nel tempo tenderanno a centralizzarsi, è la fascia ossia il tessuto connettivo. L’infiammazione acuta se non risolta, diventerà cronica. L’osteopata è in grado di individuare quelle zone del corpo disfunzionali cercando di ridurre lo stato di infiammazione complessivo. Ma se viene a mancare il supporto di una alimentazione corretta, anche il trattamento osteopatico agirà in modo parziale. Molti aspetti dell’infiammazione sono correlati alla nutrizione, quindi conoscere le interazioni fra i nutrienti e gli stati infiammatori contribuisce, attraverso una corretta alimentazione, al contenimento dello stato di infiammazione. Già più di quarant’anni fa la dottoressa Travell, medico del presidente degli Stati Uniti John F. Kennedy, scrisse un libro in cui trattava i problemi derivanti da tutte quelle carenze vitaminiche che possono portare problemi all’organismo.

Dr.ssa Gullotta come intervenire sulle cause per spegnere l’infiammazione?

L’obesità e il sovrappeso possono indurre infiammazione cronica e possono creare un’iper-sollecitazione delle articolazioni che provocherà il dolore. Nel caso dell’obesità o del sovrappeso, il paziente si rivolgerà ad una nutrizionista, nel caso del dolore articolare, invece, si rivolgerà all’osteopata, il quale potrà sicuramente apportare dei benefici, ma non potrà assicurare grandi risultati se non si interviene con una dieta adeguata, che andrà dunque ad agire sul problema originario, cioè il sovrappeso.

Dr. Caruso cosa può fare invece l’osteopatia come approccio preventivo?

L’osteopatia mira ad un approccio centrato sulla persona possiamo fare una incredibile differenza nel mantenere il cliente, il più a lungo possibile, in uno stato ottimale di salute. Per farmi capire vorrei usare l’esempio dell’iceberg. Immaginiamo il livello dell’acqua come la percezione del dolore a livello zero; quando l’iceberg emerge dall’acqua il paziente avverte i sintomi e nella migliore delle ipotesi, se non si trascura, andrà dal medico che cercherà di alleviare sintomatologicamente i fastidi che la persona avverte. Il problema è che tutto ha una causa anche quando purtroppo non riusciamo a comprenderla. Anche quando la persona non ha più sintomi perché ad esempio il farmaco ha agito, sotto il livello dell’acqua, intesa come assenza di percezione del dolore, resta la montagna dell’iceberg. Il problema che ha causato il tutto. Quello che spesso vediamo in superficie è soltanto una piccola parte del problema reale. Con un approccio preventivo cerchiamo di fare in modo di individuare i problemi al nascere in modo che l’enormità dell’iceberg sotto il livello dell’acqua non si formi. Per cui diventa fondamentale che il paziente si affidi all’osteopata ben prima della comparsa dei sintomi in modo da intercettare problematiche che spesso vanno misconosciute. Per cui la parola d’ordine è prevenzione in tutti i campi. Nell’ambito della prevenzione non può mancare quello che è oggi un cardine della salute che è l’asse cervello-intestino.

Dr.ssa Gullotta come mangiare in modo consapevole?

L’alimentazione consapevole detta anche Mindful Eating è un percorso indirizzato a produrre una maggiore consapevolezza e ascolto dei propri bisogni durante i pasti. In altre parole, questa tecnica si sostanzia in un’applicazione della mindfulness all’alimentazione. La mindfulness a sua volta è una pratica di meditazione che ha lo scopo di portare la propria attenzione verso il momento presente. È un concetto che può essere traducibile con “consapevolezza di sé”, o con “piena coscienza”. In questo modo, il pasto diventerà un’esperienza che coinvolge tutti i sensi e un modo per esplorare le proprie reazioni al cibo, i segnali interni di pienezza e sazietà, permettendo una piena presa di coscienza dell’atto di nutrirsi, e assaporare i cibi, per gustare pienamente ogni sapore, e avere una maggiore sensazione di appagamento e di sazietà. È bene, quindi, imparare a prediligere e cucinare cibi nutrienti e sani; entrare in sintonia con i sapori, gli odori e le consistenze del cibo, apprezzandone ogni caratteristica; mangiare lentamente, prestando attenzione ai segnali del corpo che indicano sazietà; concentrare tutta l’attenzione sul cibo, cercando di ridurre il più possibile le distrazioni esterne.

Ritrova il tuo benessere! L’infiammazione cronica è una condizione complessa che richiede un approccio integrato per essere gestita efficacemente. La collaborazione tra nutrizionista e osteopata rappresenta una strategia potente per affrontare questa sfida. Integrando competenze diverse ma complementari, gli specialisti del Taormina Medical Center possono offrire un supporto completo ai pazienti.

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